Scrivi per cercare

Impresa Societario Ultim'ora

Crisi di impresa, un risanamento di successo: il caso Don Uva

Le vicende economiche nel vasto panorama imprenditoriale italiano hanno visto nel corso degli anni un susseguirsi di casi di risanamento economico aziendale, non per forza contraddistinti da scenari catastrofici caratterizzati da tagli occupazionali, diminuzione di servizi, cali dell’offerta e quindi fallimento certo, eclatante quello della Parmalat. Ne è l’esempio la vicenda – a lieto fine – che riguarda l’ex Casa della Divina Provvidenza Don Uva, polo sanitario che comprende strutture a Foggia, Bisceglie e Potenza, oggi conosciuto come Universo Salute – Opera Don Uva di proprietà del gruppo imprenditoriale guidato da Paolo Telesforo e Luca Vigilante (in foto).

Le cifre di un fallimento annunciato

Cifre alla mano, negli anni della vecchia gestione in capo alla Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza di Bisceglie le dinamiche economiche di questa antica opera fondata da Don Pasquale Uva hanno assunto lo status di un vero e proprio crack finanziario accumulando un debito monstre di oltre 640 milioni di euro a fronte di un fatturato all’epoca stimato in 84 milioni con un rapporto debito/fatturato pari a 8 volte, 500 dipendenti collocati in regime di mobilità, e raggiungendo i 23 milioni di operatività di negativa di esercizio.

La svolta è arrivata nel 2017 con l’acquisizione da parte del Gruppo Telesforo, dell’intero complesso sanitario del Don Uva che si estende tra Puglia e Basilicata e che interessa diverse aree di tre differenti province con circa 1.500 unità lavorative interessate.

La strategia vincente del Gruppo Telesforo

La nuova proprietà di Paolo Telesforo e Luca Vigilante, che ha dato vita a Universo Salute – Opera Don Uva, ha contribuito di fatto al superamento della fase commissariale del biennio 2017-2019, mettendo fine all’emergenza economica con una riduzione dei costi del 30%, riportando in utile i ricavi e tenendo fede agli impegni assunti con le parti sociali per la salvaguardia dei livelli occupazionali, attuando una mirata politica di riduzione degli sprechi, ottimizzando le risorse interne, aumentando le partnerships con gli atenei pugliesi di Foggia e Bari e soprattutto reinvestendo gli utili stessi, salvaguardando cosi un importante patrimonio di grande rilevanza sanitaria per lo specifico know-how professionale acquisito nella diagnosi e la cura di specifiche patologie per i più fragili.

Panoramica delle strutture foggiane del Don Uva

Gli investimenti ancora in corso, specie nella fase post emergenza pandemica, hanno aumentato considerevolmente le capacità organizzative delle strutture sanitarie che hanno conseguito nel corso del 2019 il primo posto nella classifica per l’umanizzazione delle cure in sanità nella classifica stilata da Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, e continuando a rappresentare un presidio (anche sociale) di riferimento in un contesto come quello del mezzogiorno d’Italia caratterizzato ancora troppo spesso da lacune logistiche nella cura delle patologie legate ai diversamente abili.

Oggi la storia di Opera Don Uva – Universo Salute rappresenta un nitido esempio di come si possa salvare un’azienda destinata a fallimento certo attuando scelte economiche attente e puntando al miglioramento dei servizi offerti.

Tags:

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *