Pasta Zara completa il percorso di composizione negoziata della crisi d’impresa
Pasta Zara S.p.A. è una storica azienda italiana specializzata nella produzione di pasta e facente capo alla famiglia Bragagnolo. Ha comunicato di aver positivamente concluso il percorso di composizione negoziata intrapreso nel mese di luglio 2022 per far fronte agli effetti dell’ordinanza della Corte di Cassazione che aveva confermato la revoca del concordato preventivo, presentato nel 2018, avanti al Tribunale di Treviso. La Società si è avvalsa dello strumento della composizione negoziata della crisi d’impresa e, in tale contesto, ha avviato un fitto percorso di trattative con i propri creditori conclusesi con la sottoscrizione di accordi (ai sensi dell’art. 11, co. 1, lett. c) D.L. 118/2021, ora art. 23, co. 1, lett. c), CCI) di ridefinizione dell’esposizione debitoria oggetto di “riemersione”, per un ammontare complessivo di oltre 90 milioni di euro.
La conclusione degli accordi è stata supportata dall’attestazione dell’esperto indipendente Prof. Paolo Bastia (professore ordinario di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi Alma Mater di Bologna e l’Università Luiss “Guido Carli” di Roma) che il piano di risanamento, predisposto dalla Società con l’ausilio di KPMG Advisory S.p.A., appare coerente con la regolazione della crisi.
Gli advisor
Nel contesto della composizione negoziata, la Società si è avvalsa di un team di consulenza multidisciplinare di Grimaldi Alliance, guidato dal partner Massimo Zappalà e composto dal partner Roberto Limitone e dagli associate Francesco Rodelli, Alessandro Saran e Francesco Lonardi, oltre che da KPMG Advisory S.p.A. quale advisor industriale e finanziario con i partner Federico Bonanni e Alessandro Bellia, e il senior manager Mirella Mori.
AMCO – Asset Management Company S.p.A., creditore di riferimento dell’intero gruppo Pasta Zara, è stata assistita da DLA Piper, con un team guidato dal senior partner Antonio Lombardo e composto dal partner Alberto Angeloni per gli aspetti di diritto fallimentare e dal counsel Riccardo Pagotto per gli aspetti contrattuali e finanziari nonché dagli avvocati Oreste Sarra e Silvia Motta.
L’operazione ha visto altresì l’intervento, in qualità di financial partner, della società di credit management D21.4, resasi acquirente di una parte dei crediti riemersi vantati dagli istituti di credito; l’operatore è stato assistito da Cappelli RCCD Studio Legale con un team composto dal partner Fabio Zambito e dai senior associate Matilde Sciagata e Francesco Miranda. Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, con un team composto dal partner Luca Faustini e dai senior associate Camilla Bolognini e Cosimo Birtolo, ha assistito i restanti principali creditori finanziari nel processo di negoziazione degli accordi con la Società, nonché di cessione di alcune posizioni creditorie in favore di D21.4.