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Francesco Petrelli è il nuovo Presidente dell’Unione Camere penali

Il XIX Congresso Ordinario di Firenze dell’Unione Camere Penali, che ha visto la partecipazione di circa 800 penalisti provenienti da tutta Italia, ha eletto il nuovo Presidente per il prossimo biennio: si tratta dell’avvocato Francesco Petrelli, come annunciato dall’Ucpi attraverso una nota.

Foto dell’Ucpi

 

Petrelli, classe 1957 e originario di Ascoli Piceno, subentra a Giandomenico Caiazza (leader dei penalisti durante gli scorsi quattro anni) con ben 281 voti a favore. Assieme al Presidente sono stati eletti anche Rinaldo Romanelli (dalla Camera penale regionale ligure) che ricoprirà il ruolo di Segretario, Domenico Nicolas Balzano (Torre Annunziata) come Vicepresidente, Alessandra Palma (Ferrara), tesoriere, Pasquale Annicchiarico (Brindisi), Laura Antonelli (Pisa), Giulia Boccassi (Alessandria), Andrea Cavaliere (Lombardia Orientale), Giuseppe Ledda (Cagliari), Luigi Miceli (Palermo), Valerio Murgano (Catanzaro), Barbara Sorgato (Verona) e Gian Luca Totani (L’Aquila), come componenti di Giunta.

Petrelli è un volto noto nel panorama penale: dal 1983 è avvocato del Foro di Roma ed in seguito viene eletto Vicepresidente della Camera penale di Roma dal 2004 al 2008. Sotto la presidenza di Beniamino Migliucci ricopre la carica di segretario dell’Ucpi dal 2014 al 2018. Dal 2019 è invece Direttore della rivista dell’Ucpi, Diritto e Difesa. Inoltre, l’Avvocato ha fatto parte di una delle commissioni istituite dall’ex Ministra Marta Cartabia per la riforma del processo penale, in particolare di quella inerente al tema delle impugnazioni.

Avv. Francesco Petrelli

Il suo nome è poi collegato ad importanti processi, come quello per l’omicidio di Marta Russo, che lo ha visto impegnato nella difesa di Giovanni Scattone, o quello per la morte di Stefano Cucchi, durante il quale ha invece assistito il carabiniere Francesco Tedesco. Nel 2022 all’avvocato Petrelli è stato infine conferito il premio Toga Tosta, riconoscimento della Camera penale di Alessandria nato circa trent’anni fa per volere di Mario Boccassi, decano degli avvocati alessandrini.

Nel suo più recente libro, Critica della retorica giustizialista (Giuffrè editore, prefazione Biagio De Giovanni), si è impegnato a ricordare come «nel denunciare, nel lontano 2002, l’uso disinvolto e innovativo del termine ‘giustizialismo’, il Procuratore Generale presso la Corte di appello di Milano Francesco Saverio Borrelli ne sanciva in qualche modo la fortuna, non prevedendo che quindici anni dopo, con un tipico ‘rovesciamento di stigma’, quel termine sarebbe risuonato come un grido di orgoglio nel lessico dei nuovi populismi penali».

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