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L’università che funziona. Il Master Lobbying e Advocacy della Sapienza

Quartiere che vai, master che trovi. È ormai sempre più così nell’Italia delle mille università – statali e non statali – e dei milioni di master, alcuni utili, altri molto, molto meno.

Tra quelli che brillano c’è certamente il Master di II Livello in “Rappresentanza di interessi: Lobbying & Advocacy” diretto dal Professor Andrea Longo, docente associato di Diritto Costituzionale e docente di Diritto Parlamentare, nato dalla collaborazione tra la Facoltà di Giurisprudenza, Dipartimento di Studi giuridici ed economici, dell’Università la Sapienza e FB e Associati, prima società di consulenza in Italia specializzata in public affairs, advocacy e lobbying fondata da Fabio Bistoncini.

Il Master si pone l’obiettivo di fornire una preparazione completa sugli aspetti più rilevanti del processo di decision making e di assicurare una preparazione solida e concreta, da spendere immediatamente in ambito lavorativo. In questo senso, i moduli d’insegnamento sono finalizzati alla preparazione di figure in grado di operare in Istituzioni, aziende, gruppi di pressione o anche partiti politici. In definitiva, il Master in Lobbying e Advocacy è finalizzato alla formazione, a tutto tondo, di esperti in relazioni istituzionali con l’obiettivo di fornire loro gli strumenti per operare in ogni campo dell’ampio settore del Public Affairs, in ogni sua possibile declinazione.

Da qui la volontà di coinvolgere nel Master non solo accademici, ma anche stakeholder politico-istituzionali, associazioni e rappresentanti aziendali che, per i rispettivi ruoli e competenze, possano garantire agli studenti un punto di vista privilegiato attraverso testimonianze di valore. Oltre che, garantire a ciascuno studente un congruo periodo di tirocinio presso le Istituzioni nazionali nonché imprese e associazioni di categoria. Negli scorsi mesi sono veramente molti gli argomenti affrontati e le personalità che si sono alternate in cattedra. Dal focus – indispensabile – sul contesto italiano ed europeo si è passati all’analisi dell’attività legislativa attraverso l’ascolto dei direttori di alcuni gruppi parlamentari e dei rappresentanti di importanti think tank quali Italia Decide, Magna Carta, Istituto Bruno Leoni e Fondazione Lottomatica. L’approccio pratico che caratterizza il corso di studi ha poi incluso il coinvolgimento di responsabili di settore di aziende come Unipol, Fastweb, Sanofi, Johnson&Johnson. Così come figure apicali di Mediaset, come Andrea Delogu, Vice Direttore Generale e Coordinatore sull’Informazione e Stefano Longhini, Direttore Gestione Enti Collettivi, Protezione Diritto d’autore e Contenzioso e Direzione Affari Legali. Sono però intervenuti anche Antonella Soldo, consigliera generale Associazione Luca Coscioni nonché project manager di Meglio Legale, Tamar Gabay, Planning Monitoring & Evaluation Advisor – Red Cross and Red Crescent Movement, e Matteo Montanaro, Media Affairs Senior Consultant presso FB & Associati. Oltre a loro, tra gli altri, anche l’esperto in reputation management Andrea Camaiora, così come Maria Rita Pierleoni, economista ed esperta di valutazione tra l’IPI – Institute for Industrial Promotion e il Ministero dello Sviluppo economico e Emanuele Piccinno, consulente sulle politiche energetiche e sulla sostenibilità ambientale, con esperienze in Enel e presso il Ministero per lo Sviluppo economico.

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