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Processi mediatici. Una pubblicazione Wolters Kluwer aperta: come partecipare

Con l’approvazione dell’ultimo Decreto Legislativo in tema di recepimento della direttiva sulla presunzione di innocenza, il rapporto tra giustizia penale e informazione è tornato d’attualità. Per dare seguito al dibattito che ne è scaturito, la rivista Giurisprudenza Penale e lo studio di comunicazione The Skill hanno aperto una ‘call for papers’ finalizzata ad approfondire tutte le sfumature possibili. Con lo scopo di raccogliere contributi e fornire spunti di riflessione, ma anche eventuali proposte di riforma.

Chi intende partecipare alla selezione dovrà inviare, entro e non oltre il 27 marzo 2022, un abstract del proprio contributo, di lunghezza non superiore alle 4.000 battute (spazi inclusi), al seguente indirizzo e-mail: callforpapers@giurisprudenzapenale.com.

I lavori migliori saranno selezionati da un Comitato Scientifico coordinato da Andrea Camaiora, CEO di The Skill, e dall’Avv. Guido Stampanoni Bassi, fondatore e direttore della rivista Giurisprudenza Penale, e composto da esponenti del mondo dell’università, della magistratura, dell’avvocatura, delle istituzioni e del giornalismo.

Ne fanno parte, tra gli altri, Giovanni Melillo (professore ordinario di diritto penale presso l’Università degli Studi di Bologna), Alessandro Racanelli (Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Roma), Ennio Amodio (professore emerito di diritto processuale penale presso l’Università degli Studi di Milano), Vittorio Manes (professore ordinario di diritto penale presso l’Università degli Studi di Bologna), Alessandro Barbano (direttore del Corriere dello Sport), Francesco Maria Del Vigo (vice direttore del Giornale), Giulia Merlo (giornalista di Domani), Danilo Paolini (giornalista di Avvenire), Guido Carlo Alleva (avvocato penalista) e Francesco Paolo Sisto (sottosegretario al Ministero della Giustizia).

Non è la prima ‘call for papers’ organizzata dalla rivista Giurisprudenza Penale. ”Ne abbiamo già lanciata una sul fine vita, un’altra sul Decreto Legislativo 231/2001 e anche una sulla riforma del sistema penitenziario – spiega il direttore, l’Avv. Guido Stampanoni Bassi – All’ultima abbiamo ricevuto oltre 400 proposte, di cui ne sono state poi pubblicate circa una trentina”. Ma solo per quella prevista quest’anno i contributi saranno presentati e discussi nell’ambito di un evento finale, oltre ad essere pubblicati all’interno di un volume edito da Wolters Kluwer.

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