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La comunicazione tra le sfide della sostenibilità. L’opinione di Camaiora

Andrea Camaiora

A partire dall’anno prossimo le aziende saranno obbligate a rendicontare le proprie emissioni e le azioni messe in campo per limitarle. Dovranno, inoltre, specificare i principali impatti legati alle attività dell’impresa e alla sua catena del valore sulla società e sull’ambiente. A imporlo l’Unione europea con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che si pone l’obiettivo di assicurare maggiore trasparenza e uniformità nel reporting sulla sostenibilità, agevolando così una corretta valutazione delle performance delle aziende europee in materia. Questa normativa interesserà quasi 7mila PMI in Italia.

Al tema della sostenibilità e all’impegno delle aziende a promuovere una vera cultura ambientale è dedicato lo speciale “Verde” del Corriere di Romagna del 28 maggio. Andrea Camaiora, CEO di The Skill Group ed esperto in trasparenza e sostenibilità, docente al master Anticorruzione dell’Università di Roma 2 “Tor Vergata” e al master in risanamento ambientale dell’ateneo Ca’ Foscari di Venezia, affronta il tema dell’attuazione della “cultura della sostenibilità” nelle aziende.

Il “Corporate Sustainability Reporting Directive”, infatti, impone alle grandi imprese di crescere in modo responsabile, seguendo criteri rigorosi di sostenibilità ambientale, a beneficio di tutti.

Camaiora sulla sostenibilità

«Anche se l’obbligo alla redazione di un bilancio di sostenibilità riguarderà non tutti, ma soltanto soggetti di dimensioni importanti, l’indicazione è chiara e trasferisce a tutti, imprenditori, manager, organismi di governance di aziende più o meno rilevanti, l’importanza non soltanto di fatturare, di crescere, ma di farlo secondo criteri più esigenti. Il problema che ancora in pochi sono disponibili ad affrontare quando si parla di sostenibilità è però che – nonostante gli sforzi di molti – la materia resta appannaggio di pochi. Per lo più si tratta – denuncia Camaiora – di un mantra che per molti significa poco, quando invece dietro c’è un mondo, fatto al contempo di sfide e opportunità».

Il comunicatore, consulente per numerose aziende dalla GDO all’edilizia passando per il settore health&pharma, conclude così il suo ragionamento: «Per gli organismi esecutivi e per coloro che dentro le aziende si occupano ogni giorno di curare la reputazione e la corretta gestione delle organizzazioni cui appartengono, la sfida è oggi comunicare il perseguimento di certe politiche, a partire dal rispetto dei criteri ESG, in modo concreto e non fumo-so, tangibile e non ideologico. Troppe volte invece si parla tanto, troppo, senza entrare in modo convinto e convincente nel merito. Ciò finisce per alimentare una comunicazione poco ficcante e una informazione superficiale che – secondo il professore –  non contribuisce a sviluppare una vera cultura della sostenibilità».

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