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GOP nell’omologa del concordato preventivo di GWC Italia S.p.A.

Ruggero Gambarota e Paolo Stella

Il Tribunale di Milano, con sentenza datata 2 maggio 2024 e pubblicata in data 30 maggio 2024, previo parere favorevole del Commissario Giudiziale, Dott. Giancarlo Muliari, ha accolto l’istanza presentata da GWC Italia S.p.A., società con sede in Trezzo sull’Adda (MI), operativa nel settore della progettazione, produzione e distribuzione di valvole industriali per il settore petrolifero, ai sensi dell’art. 112, secondo comma, CCII, per la c.d. “ristrutturazione trasversale” dell’esposizione debitoria su di essa gravante, disponendo l’omologazione del concordato preventivo con continuità aziendale diretta dalla stessa proposto in data 2 marzo 2023.

Il piano

Il piano e la proposta di concordato preventivo depositati dalla società prevedono la continuità aziendale diretta, grazie all’aumento di capitale che due investitori, Pietro Fiorentini S.p.A. e B4 H II fondo EuVECA, si sono impegnati ad effettuare a seguito dell’omologazione e che, unitamente ai flussi generati dalla prosecuzione dell’operatività aziendale, provvederà a dotare la società delle risorse necessarie al ripagamento dei creditori nei termini di cui alla proposta concordataria.

Come previsto dall’art. 120-quinquies CCII, con la sentenza di omologazione il Tribunale di Milano ha disposto l’abbattimento del capitale sociale per perdite e il successivo aumento dello stesso fino al minimo di legge, con esclusione del diritto di opzione spettante ai soci, provvedendo quindi a ripianare le perdite residue mediante l’utilizzo, fino a concorrenza, della riserva da sovrapprezzo delle azioni di nuova emissione.

Gli advisor

GWC Italia S.p.A. è stata assistita, per gli aspetti legali, concorsuali, societari e contrattuali, dallo studio legale internazionale Gianni & Origoni, con un team multidisciplinare gestito dal partner Ruggero Gambarota (in foto) e da Paolo Stella (in foto), counsel del focus team di Restructuring coordinato dai partners Gabriella Covino e Luca Jeantet, e composto dagli associates Lucrezia Grassi Gabriele Picardo, nonché, per i profili di natura giuslavoristica, dalla partner Raffaella Betti Berutto e dalla counsel Luisa Michilli.

L’advisor finanziario dell’operazione di ristrutturazione è stato Alvarez & Marsal Italia, con un team composto dal managing director Jacopo Barontini, dal director Matteo Schiavone, nonché dall’associate Erik Borgonovo e dall’analyst Beatrice Solfanelli, mentre della proposta di trattamento del debito erariale e previdenziale si è occupato lo Studio Sofiae – Solidoro Finulli & Partners, con il partner Alessandro Solidoro, coadiuvato da Giorgio Genovese; l’attestatore è stato Salvatore Buscemi, con il supporto di Silvia Vailati Francesco Romito.

I due investitori sono stati assistiti, per i profili legali, dallo Studio Baker Tilly Italy, con il managing partner Roberto Sidoti e i senior associates Paola Assanelli e Davide Greco, nonché da Deloitte Legal, con il partner Stefano Cirino Pomicino, la managing associate Antonella Barbato e l’associate Maria Giulia Gallinelli.

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