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Food, l’azienda agricola Camilli: “Al primo posto etica e rispetto delle persone”

Danilo Camilli

«Nell’azienda agricola Camilli di Viterbo il rispetto delle persone, della legge e dell’etica del lavoro vengono posti da sempre al primo posto. Per questo, con spirito collaborativo nei confronti degli inquirenti, l’impresa di Castel d’Asso intende aiutare a far luce sulla vicenda che l’ha recentemente riguardata». È quanto si legge in una nota diramata dalla Società.

«L’impresa Camilli opera da trent’anni con successo nell’ambito della filiera agroalimentare italiana, nel solco dell’esperienza del padre e del nonno di Danilo Camilli, che guida attualmente l’attività di famiglia. L’azienda agricola Camilli di Viterbo dà lavoro attualmente a oltre 180 persone e ha l’orgoglio di aver da sempre collaborato positivamente con pubbliche autorità e organismi di controllo che nel tempo hanno potuto verificare la correttezza dell’operato di questa impresa che collabora proficuamente e regolarmente anche con i sindacati. Al di là di testimonianze fuorvianti, i lavoratori si sono sempre presentati spontaneamente presso l’azienda Camilli, collaborando da anni alla cura e al raccolto delle coltivazioni, rese enormemente più difficili dal periodo Covid. Eppure, anche nei mesi più drammatici, l’azienda ha assicurato attraverso la piccola e grande distribuzione il rifornimento di prodotti di qualità che tuttavia, come è normale in agricoltura, sono fortemente e rapidamente deperibili e richiedono velocità e intensità di lavoro perché i raccolti non vadano persi».

«Il comportamento di Danilo Camilli – spiega ancora nella nota l’azienda – è sempre stato contraddistinto da una fattiva collaborazione e assistenza nei confronti dei lavoratori, molti dei quali stranieri così come italiani, fornendo vari tipi di supporto. È un vanto della società agricola Camilli il fatto che vi siano più di 70 persone che collaborano con noi da oltre cinque anni e alcuni di costoro da 10, 14, 17, 20, 25 anni, a conferma di un rapporto con i lavoratori sano ed equilibrato, lontano da forme di sfruttamento. Fino a questo momento l’azienda si era contraddistinta per l’acquisto di biciclette donate ai lavoratori, o di impianti di illuminazione per renderle più sicure. L’azienda Camilli è una realtà che è stata sottoposta periodicamente più volte al vaglio dei controlli che le pubbliche autorità regolarmente svolgono presso gli operatori del comparto e che è dotata di quanto necessario per un decoroso luogo di lavoro come ad esempio una mensa climatizzata, spogliatoi, 185 armadietti, e ovviamente servizi igienici».

Nella nota si sottolinea altresì che «Danilo Camilli ha dotato l’azienda di tre furgoni Ducato per aiutare gratuitamente i lavoratori a raggiungere il luogo di lavoro e, a fine turno, le abitazioni e ha predisposto l’acquisto di un quarto veicolo, proprio per rendere più confortevoli e agevoli i trasporti. La famiglia Camilli nei decenni ha aiutato e continua ad aiutare numerosi lavoratori a inserirsi in modo sano e corretto nel contesto sociale laziale e viterbese, con storie personali di lavoratori aiutati a conseguire la patente di guida o accompagnati nel ritorno dai luoghi di origine con uno spirito di rispetto reciproco che anima da sempre l’azienda. Danilo Camilli e i suoi collaboratori sono profondamente grati ai player della grande distribuzione così come ai piccoli e medi esercenti che nelle ultime ore hanno confermato una fiducia guadagnata dall’azienda agricola in decenni di onorato lavoro contraddistinto da serietà e affidabilità. L’impresa agricola ribadisce la correttezza del proprio operato, nel rispetto delle norme ma anche della onestà nota e riconosciuta di Danilo Camilli e dei suoi collaboratori e saluta con favore la scelta della magistratura che contemporaneamente lascia nella pienezza delle sue facoltà operative l’imprenditore, affiancando un controllo giudiziario che potrà diventare il miglior testimone di un comportamento specchiato e aiutarci a superare una fase complessa, prima di riuscire a chiarire ogni dubbio emerso».

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