Esselunga: incremento dei ricavi controbilanciati da un aumento del debito, salito a 1,8 miliardi dopo la liquidazione dei fratelli Caprotti
uno dei pochi business che sembrano essere usciti indenni o addirittura rafforzati dalla pandemia è quello della grande distribuzione. Nel 2020 anche i ricavi dalle vendite di Esselunga, uno dei più importanti e conosciuti marchi italiani, sono saliti, a 8,37 miliardi, in rialzo del 2,9% dagli 8,14 miliardi del 2019.
Ad approfondire i numeri è il bilancio dettagliato 2020 del gruppo della grande distribuzione alimentare, che inoltre suddivide il dato in cinque diverse fasi, legate proprio alla pandemia del Covid-19.
Viene quindi confermato l’incremento a doppia cifra delle vendite, soprattutto nei giorni iniziali della pandemia, ma queste vengono controbilanciate da un aumento del debito per via della fusione per incorporazione in Esselunga di Supermarkets Italiani e Superit Finco. La liquidazione dei due fratelli Caprotti, proprietari di Superit Finco, è stata possibile grazie a un mix di apporto di capitale per 535 milioni da parte di Marina Sylvia Caprotti, anche presidente di Esselunga, e Giuliana Albera, più debito bancario per 1,325 miliardi.