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Covid e studi legali, proseguono selezioni e assunzioni

La pandemia ha profondamente cambiato i metodi di lavoro degli studi legali ed i recruiter hanno dovuto adeguarsi con procedure inedite per selezione e assunzione di nuovi professionisti, dai praticanti agli avvocati di maggiore esperienza. Proprio questa mattina Antonio Ranalli ha pubblicato un interessante articolo su Italia Oggi che approfondisce la questione.

«In tempi normali, la ricerca di nuovi avvocati avviene tramite due metodologie», spiega Stefano Lucarini, partner dello studio Tonucci & Partners: «La prima è la conformità del candidato alla mission dello Studio, sapendo individuare mercati strategici e cogliere le opportunità offerte. Segue poi l’esigenza di coltivare l’inserimento del professionista nella struttura, affinché possa rendere al meglio nelle proprie attività. La pandemia, sebbene non abbia bloccato l’affiancamento di nuovi candidati, ha portato a scegliere (tendenzialmente) soggetti già formati e con esperienza, già più avvezzi alle dinamiche che si creano nel mondo del lavoro e meno ostacolabili dai disagi dello smartworking».

Molte sono state le iniziative originali volte ad ovviare alle difficoltà portate dal Covid, alcune anche (apparentemente) distanti dal mondo dell’avvocatura. 4cLegal ha ideato «4cLegal Academy», il primo talent dedicato al mercato legale, giunto alla seconda edizione. I giovani candidati sono valutati dalle direzioni legali di grandi aziende e studi legali. Ai praticanti viene spiegato per esempio come preparare un curriculum vitae e un colloquio di lavoro, e sono poi sottoposti a sfide su temi giuridici lanciate proprio dalle direzioni legali delle grandi aziende. Per Alessandro Renna, Ceo e founder di 4cLegal «l’innovazione che sta attraversando il mercato legale richiede di individuare i nuovi talenti valorizzando nuove competenze ma anche adottando nuovi processi di selezione e valutazione. La 4cLegal Academy è un esempio di come si possano riconoscere i talenti mettendoli alla prova con situazioni simili a quelle che dovranno fronteggiare nella loro carriera lavorativa e che premiano chi alle competenze tecniche assomma soft skills e capacità di visione».

Come si evince dall’articolo a firma di Ranalli quindi, il mondo del lavoro, sebbene profondamente colpito e mutato, dimostra eccezionale capacità di adattamento. Professionisti, praticanti e addetti ai lavori in generale stanno sviluppando competenze sempre più trasversali, che magari, senza emergenza pandemica, non avrebbero mai stimolato. Questo deve essere colto, soprattutto dai giovani, come un esercizio di eccezionale capacità formativa. «In questa cornice caratterizzata da un quadro di incertezza sul futuro del paese, credo che sia nostro dovere accompagnare e sostenere i giovani talenti al fine di dotarli di quegli strumenti che li renderanno i manager del futuro», dice Stefania Radoccia, Tax&Law managing partner e markets leader dell’area Mediterranea di EY.
«A questo proposito, solamente nell’anno 2019 nell’area Tax & Law di EY sono state inserite circa 140 nuove risorse di cui il 20% costituito da avvocati e praticanti nelle aree di corporate e transaction law.

Oltre a Tax&Law sono molti gli studi che nonostante la situazione non si sono fermati. «Nonostante viviamo oramai da mesi in una situazione anomala e di grande incertezza, l’attività di recruiting in Orrick non si è fermata», spiega Guido Testa office leader degli uffici italiani di Orrick. «Infatti nel mese di marzo abbiamo portato a conclusione il lateral hiring del partner Marco Boldini, che è alla guida del dipartimento di financial services regulatory italiano, e stiamo attualmente considerando l’inserimento di partner in dipartimenti specifici».

«Il nostro studio è cresciuto molto negli ultimi mesi, nonostante il periodo Covid», dice Francesco Dagnino, managing partner di Lexia Avvocati Milano. «Da aprile in poi infatti abbiamo inserito nuovi partner e nuovi associate: abbiamo aperto il dipartimento Energy con l’ingresso di Marco Muscettola (partner), rafforzato il team di Corporate M&A con l’arrivo di Andrea Cazzani (partner) e ufficializzato il dipartimento di diritto del lavoro con Vincenzo Fabrizio Giglio (partner). Tutti e 3 i professionisti hanno portato con loro anche giovani avvocati, che sono entrati nella squadra di Lexia come associate. A settembre infine ha fatto il suo ingresso Michele Mennoia, senior associate a cui è stata affidata la guida del dipartimento di Litigation».

Per Luca Giove, founding partner di GR Legal «dopo un’interruzione del recruitment durante il periodo di lockdown di marzo/aprile, a fine primavera il nostro studio ha ripreso nella ricerca di nuovi collaboratori coerentemente con la crescita del numero di incarichi soprattutto in ambito contenzioso e con gli obiettivi di crescita dell’organizzazione che ci eravamo dati a inizio dell’anno. Abbiamo inserito nella compagine dello studio sia due risorse giovani che un senior associate e vorremmo inserire almeno un paio di nuove risorse quanto meno nel medio periodo. La macroscopica differenza nella selezione è stata quella di svolgere tutti i colloqui in modalità telematica mediante videocolloqui. Abbiamo utilizzato e continueremo ad utilizzare tale modalità non solo in ragione dell’emergenza sanitaria ma anche per consentire a me e all’avvocato Aurelio Richichi di effettuare, seppure dislocati in due uffici diversi, la selezione dei candidati in maniera congiunta».

Il giornalista di Italia Oggi evidenzia come ci siano poi differenze nella selezione da studio a studio. «Stiamo selezionando molti nuovi professionisti, in tutte le nostre sedi (Roma, Milano, Bari, Parma, Londra Lugano) di diversa seniority (dai soci ai praticanti)», spiega Francesco Sciaudone, managing partner di Grimaldi Studio Legale: «stiamo procedendo con una ricerca multicanale (contatti diretti, head hunters, università, ecc.). Pensiamo sia un momento di profondo cambiamento nel settore professionale e vogliamo attrarre i migliori talenti investendo molto sui giovani. Stiamo anche coinvolgendo direttamente molto gli avvocati esperti ma ancora giovani nella selezione dei più giovani collaboratori. Bisogna rendere fluido ed innovare il ricambio professionale che serve per il new normal della professione».

Fondamentale poi, in una situazione di tendenziale isolamento, è l’aiuto della tecnologia, che ha letteralmente salvato il settore legale e non solo. 
«Alla luce anche dell’evoluzione esponenziale delle nuove tecnologie», dice Giuseppe Fornari, founding partner di Fornari e Associati, «penso in particolare all’intelligenza artificiale, ai giovani avvocati è richiesto di coltivare e di dimostrare le qualità peculiari dell’uomo e del professionista, su tutte: curiosità, empatia, concretezza. A queste deve necessariamente affiancarsi una grande competenza, che assume valore decisivo per poter affrontare credibilmente ogni sfida, presente e futura. Sono queste caratteristiche a fare la differenza, oggi più che mai. Come tutte le professioni, anche la nostra è destinata a rinnovarsi e i giovani avvocati, più di altri, devono riuscire a cogliere e interpretare il cambiamento, come quello in corso. Quando ho fondato lo studio che porta il mio nome ho deciso di scommettere proprio su quest’idea: per me i giovani sono il presente, non solo il futuro, e devono pretendere di esserlo».

Per Carlo Alberto Giovanardi, managing partner di Giovanardi Studio Legale «una realtà complessa e articolata come la nostra, sia nelle sedi di Milano sia di Genova, ha comportato e tuttora comporta mille attenzioni per coniugare standard lavorativi e di salubrità elevati. Valutare e impegnare nuove risorse sfruttando solo i canali virtuali non è semplice, anche se il nostro studio negli ultimi anni ha molto puntato sulla innovazione e l’infrastrutturazione tecnologica, un asset apprezzato particolarmente anche dalla nostra clientela nazionale e internazionale. I giovani costituiscono per noi un bacino di primaria importanza per continuare a guardare al futuro, anche in contesto storico particolare come quello attuale».

Secondo Lucia Montecamozzo, managing partner di Fantozzi & Associati «la stagione del Covid ha comportato nuove formule di impegno lavorativo e di ingaggio, a maggior ragione di nuove e giovani risorse. Il nostro studio ha sfruttato le molteplici opportunità che le nuove tecnologie offrono al settore legale e che ci consentono di offrire servizi sempre più moderni, efficienti e veloci ai clienti, ma il lavoro di ‘contaminazione’ delle idee, proprio come il virus, ha bisogno di contatto, vicinanza, soprattutto per chi, come noi sull’esempio del prof. Fantozzi, fa della cura minuziosa dei casi e dell’approfondimento la cifra del proprio mestiere. Più in generale, abbiamo messo sempre e comunque al primo posto la salute di tutti i membri della struttura, anche quando ciò ha richiesto notevoli sforzi organizzativi».

Per Ettore Maria Negro, founder di Negrolex Studio Legale (specializzato in diritto commerciale e fallimentare), il periodo più colpito dalla crisi pandemica è stato quello che va da marzo a giugno, con una leggera ripresa avvenuta in estate. «Abbiamo sperimentato un prevedibile incremento dell’attività nel settore fallimentare, mentre il contenzioso si è sempre mantenuto ai livelli precedenti la pandemia. In questo contesto abbiamo ritenuto di inserire nell’organico dello studio nuove risorse. Abbiamo pubblicato un annuncio sul sito dell’Ordine rivolto a praticanti e giovani avvocati. Abbiamo quindi selezionato i CV che ci sono pervenuti in base al percorso accademico e alle esperienze acquisite nei campi del diritto che ci interessavano. Abbiamo sostenuto dei colloqui in videoconferenza con i candidati selezionati, valutando anche le loro capacità discorsive ed espositive, nonché l’interesse per la professione e per i campi del diritto in cui operiamo. Ci siamo poi confrontati all’interno e abbiamo ristretto la rosa dei candidati, scegliendone quattro. Con questi abbiamo effettuato un secondo colloquio de visu. Abbiamo inoltre selezionato un giovane avvocato che ha meno di cinque anni di esperienza e ha svolto la professione occupandosi prevalentemente di contratti commerciali e operazioni straordinarie. La finalità è quella di consentire alle risorse già presenti in Studio di concentrarsi nel campo del diritto fallimentare».

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