CMS: crea in Italia una task force per la verifica del Titolare Effettivo
Entro il prossimo 11 dicembre 2023 tutte le “imprese dotate di personalità giuridica tenute all’iscrizione nel Registro delle imprese” dovranno comunicare il proprio titolare effettivo al Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 3, comma 6, del Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze dell’11 marzo 2022 n. 55, ai fini dell’iscrizione nel Registro dei Titolari Effettivi.
Tale adempimento porterà tutta una serie di implicazioni e possibili rischi in termini di sanzioni e responsabilità, anche penali. Viene stimato che il nuovo registro potrebbe avere effetti su oltre un milione di imprese italiane.
A tale proposito, considerata la complessità e la rilevanza della materia, lo studio legale CMS – uno dei primi dieci studi legali internazionali per numero di professionisti – metterà a disposizione dei clienti un servizio di verifica (e di trasmissione della comunicazione) del titolare effettivo tramite il suo helpdesk dedicato, composto da diversi professionisti specializzati nel settore antiriciclaggio (AML – Anti Money Laundering).
Lo studio, tra le altre cose, fornirà assistenza per aiutare le aziende a seguire i passi per individuare il titolare effettivo (che può essere solo una persona fisica), determinare la corrispondenza o meno con il beneficiario effettivo ai fini fiscali e monitorare gli effetti di eventuali modifiche nella catena partecipativa.
La task force vede il coinvolgimento delle duplici competenze di CMS in ambito legale e tax, grazie al coordinamento dell’avv. Paolo Bonolis e del dott. Andrea Arcangeli, entrambi partner del Dipartimento finanziario dello Studio e dei dottori commercialisti Stefano Chirichigno e Stefano Giugliano, entrambi partner dell’area fiscale e tributario dello Studio CMS.
L’Avv Paolo Bonolis spiega “Abbiamo deciso di costituire questa task force al fine di fornire un servizio aggiuntivo alle imprese che in concomitanza con la chiusura dell’anno si trovano a dover affrontare un nuovo obbligo amministrativo che in alcuni casi può presentare inattese complessità, specie se le strutture di controllo coinvolgono gruppi multinazionali e/o soggetti quali fondi, trust fiduciarie, associazioni etc.. Il registro dei titolari effettivi italiano andrà infatti a confluire nel registro Europeo denominato Boris che consentirà l’accesso a dettagli sulla proprietà effettiva di aziende, entità giuridiche, trust e istituti giuridici registrati presso i registri nazionali dei paesi membri dell’Unione Europea, e non solo. I dati dovranno essere coerenti con quelli comunicati da altre società del medesimo gruppo”.
A questo link una serie di domande e risposte su alcuni temi di particolare rilevanza.