Antitrust, Francesca Ferrari di Eptalex vince con WallMax contro Roxtec in materia di abuso di posizione dominante
I protagonisti di questa vicenda sono una piccola società italiana, WallMax, – assistita da Francesca Ferrari, of Counsel di Eptalex e dallo specialista del diritto della concorrenza Vittorio Minervini– e una imponente società svedese, Roxtec con sede principale in Svezia e presenza in 28 paesi in Europa, in Asia, in America e in Africa. WallMax è stata costituita nel 2011, ha sede in Italia, ma produce in India.
Roxtec nel 1990, data della sua costituzione, ha realizzato un modulo passacavo sfogliabile depositando il relativo brevetto, scaduto a ottobre del 2010. WallMax nel 2011 ha iniziato un’attività di progettazione e ricerca volta alla produzione e commercializzazione di sistemi sigillanti dotati di moduli passacavo sfogliabili basati sulla tecnologia del brevetto Roxtec nel frattempo scaduto. Quando, nel 2015, WallMax si è per la prima volta affacciata sul mercato è cominciata l’aggressione da parte di Roxtec consistita nel deposito di una serie di richieste di registrazione di marchi europei relativi alla forma del modulo passacavi a suo tempo brevettato nonché nella instaurazione di una pluralità di azioni giudiziarie in diverse giurisdizioni: India, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Germania, Olanda e Singapore. Nella maggior parte di questi Paesi WallMax, nel momento in cui è stata aggredita giudizialmente, non aveva neppure iniziato la commercializzazione.
Questa piccola società italiana ha deciso di resistere all’aggressione con una difesa anche proattiva, consistita nel deposito di azioni per ottenere la declaratoria di invalidità dei marchi registrati da Roxtec e volti solo a proteggere una funzionalità tecnica, ma anche nel deposito nel 2018 di una denuncia avanti l’Autorità Antitrust.
Il lavoro svolto dall’Autorità è stato molto significativo e ciò sotto più profili: innanzitutto si tratta di una vicenda dall’elevato contenuto tecnico, in secondo luogo è stato necessario per l’Autorità “seguire” le varie iniziative giudiziarie instaurate da Roxtec sia prima che successivamente alla denuncia.
La conclusione della vicenda si è realizzata con la delibera del 3 agosto (in allegato) con il quale l’Autorità – con una decisione che ha rilievo non solo rispetto al caso specifico ma anche rispetto alla concorrenza in quanto tale – ha riconosciuto la posizione dominante di Roxtec e la sussistenza delle condotte denunciate «il deposito strategico di marchi UE, il contenzioso avviato nei confronti di WallMax … nonché le modalità denigratorie scelte da Roxtec per comunicare ai clienti le azioni intraprese», ritenendo che le stesse siano riconducibili ad un’unica e complessa «strategia escludente» posta in essere da Roxtec in danno di Wallmax e del commercio intracomunitario. È stata irrogata a Roxtec una sanzione pari a 15 milioni di euro.
WallMax nel contenzioso è stata assistita dalla prof.ssa avv. Francesca Ferrari, professore di diritto processuale civile al Dipartimento DIECO dell’Università dell’Insubria e of Counsel dello studio Eptalex – che da giugno scorso è stata designata come Esperto italiano in materia di proprietà intellettuale e tutela dei consumatori presso la Rappresentanza permanente italiana a Bruxelles – e dall’avvocato Vittorio Minervini, esperto di diritto antitrust.
Roxtec è stata assistita nel procedimento antitrust dallo studio BonelliErede nonché dallo studio Simmons and Simmons.
“Assisto WallMax sin dal 2017 – commenta Ferrari – e ho costruito insieme ai colleghi di Eptalex, in particolare il founding Partner Jacopo Gasperi, e al Prof. Bruno Cavallone la strategia complessiva e la denuncia all’Autorità Antitrust, con riferimento alla quale ho avuto il supporto di uno dei massimi esperti di antitrust, come Vittorio Minervini. Questo provvedimento penso sia non solo rilevantissimo per WallMax, ma molto significativo per la concorrenza in quanto tale perché – come peraltro ha ricordato il presidente dell’Autorità Antitrust Roberto Rustichelli in più occasioni – la concorrenza premia la migliore imprenditorialità, sanzionando le disuguaglianze e offrendo opportunità di crescita per tutti gli operatori del mercato e i diritti di proprietà intellettuale devono ricevere idonea tutela senza tuttavia consentire abusi. Penso che queste siano le direttive fondamentali seguite dall’Autorità nel recente provvedimento e che condivido pienamente. Sono peraltro molto soddisfatta anche dell’esito degli altri procedimenti giurisdizionali instaurati da Roxtec contro WallMax ed infatti ad oggi quelli che si sono chiusi hanno avuto esito favorevole per WallMax. La delibera dell’Autorità segue di pochi giorni una ulteriore pronuncia favorevole della Corte d’Appello di Milano, con la quale il Collegio ha riconosciuto l’assenza di una condotta concorrenzialmente scorretta in capo a WallMax per avere questa – in tesi avversaria – leso i diritti di privativa relativi a marchi e modelli di Roxtec, le cui domande, proposte in primo grado, sono state tutte rigettate in appello».
Nell’attività davanti alla Corte d’Appello di Milano WallMax è stata assistita, oltre che da Francesca Ferrari, anche dal professor Bruno Cavallone e dallo studio Bureau Plattner.