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Covid e Manager, cambiano le preferenze delle aziende

Con l’instabilità economico-sociale portata dalla pandemia, molte aziende si sono affidate ai temporary manager, per cercare di sopperire alle difficoltà imminenti nella maniera più veloce possibile, senza però impegnarsi a lungo termine con le figure incaricate.

La Jefferson Wells, azienda di selezione del personale appena sbarcata in Italia, appartenente al gruppo Manpower, ha realizzato un’indagine che evidenzia quali sono i settori che cercano più manager senior ed executive e quali sono le competenze più richieste.

«Oggi le soft skill più richieste sono il pensiero creativo e l’adattabilità, proprio perché la pandemia   ci presenta un mondo mutato, cui bisogna adattarsi in fretta. Ma ciò che conta per essere competitivi sul mercato è anche la capacità di avere contatti, con aziende e stakeholder e di aver un buon portafoglio di successi», sostiene Alessandro Testa, direttore di Jefferson Wells Italia.

Dall’analisi di Jefferson Wells, commentano da Manpower, «emerge uno scenario delle professioni di senior ed executive management in continua evoluzione, che ha subito l’impatto del Covid-19 e che mostra quanto sia fondamentale per le aziende, che vogliono ripartire con ancora più slancio, investire nel talento e nello sviluppo delle competenze in un’ottica di lungo periodo. Uno scenario da cui emerge una particolare richiesta in area ricerca e sviluppo e un solido background di project management».

Con il lockdown i settori che hanno mostrato maggiore richiesta di personale sono ancora quelli dell’engineering e manufactoring. In seconda posizione troviamo chimica e farmaceutica, mentre fashion e tessile, che prima della pandemia erano al terzo posto, vengono sorpassati dal food, che acquisisce sempre maggiore importanza. Si afferma, inoltre, sempre di più il settore della pubblica amministrazione, prima nemmeno considerato.

Cambiano i profili preferiti negli ambiti senior (almeno dieci anni di esperienza) ed executive. Se prima della crisi sanitaria le richieste maggiori per i più anziani di servizio erano concentrate su profili di vendita, oggi sono molto più richiesti i project manager, i responsabili amministrativi e di produzione. Ancor più centrali sono diventati i digital/e-commerce manager, i sales ed export manager nel sales & markenting, i Cfo e controller Finance, e gli HR Manager e Director nel HR & Legal. In ambito executive, invece, i più ricercati sono stati direttori finanziari, direttori generali e amministratori delegati. Un ribaltamento perché prima della pandemia i più ricercati erano direttori commerciali, di stabilimento e direttori tecnici.

Per quanto riguarda le soft skills, assumeranno un ruolo centrale quelle di supporto e gestione dei progetti, quelle di strategy e cost cutting e quelle riguardanti il problem solving. Consapevolezza, autocontrollo, empatia e abilità sociali sono benvenute. «Certo – sostiene Alessandro Testa- ci saranno ancora cambiamenti sul mercato. Tutti aspettiamo il rimbalzo e per quanto riguarda il lavoro ci sono anche segnali positivi».

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