Manuale di istruzioni per il buon presidente delle società di capitali, tra etica, responsabilità e competenza

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Il volume dell’avvocato Lamberto Lambertini che raccoglie i contributi più importanti relativi alla figura del presidente del consiglio di amministrazione delle società di capitali

Preparato, competente, onesto, eticamente irreprensibile, autonomo e indipendente, autorevole. Sono queste alcune delle caratteristiche che non dovrebbero mai mancare ad un manager, soprattutto se presidente di una società di capitali, descritte nella monografia «Il presidente delle società di capitali. Valori, funzioni e responsabilità» (ed. Pacini Giuridica), a firma dell’avvocato Lamberto Lambertini, fondatore dello Studio Legale Lambertini e Associati ed esperto di diritto societario.

Duecentocinque pagine, undici capitoli, in cui sono analizzate tutte le tipologie del presidente del consiglio di amministrazione delle società di capitali – dal presidente dell’assemblea dei soci, al presidente delle aziende di famiglia, passando per il presidente delle aziende pubbliche a quello delle società aperte al mercato – , le sue responsabilità e il binomio tra etica e impresa.

Come non manca di sottolineare nell’introduzione l’autore, nella letteratura giuridica italiana mancava una monografia che raccogliesse tutti i contributi più importanti su questo ruolo. Nonostante, infatti, le novità legislative della riforma societaria (Decreto legislativo n.6 del 2003, art. 2381, 1° co. c.c) abbiano ridefinito e modernizzato le funzioni principali svolte dal presidente del consiglio di amministrazione, “a tale ruolo non è mai stato dedicato un testo ad hoc che raccogliesse norme, consigli e spunti utili, dispensati da un esperto del settore, ai quali il giusto presidente potesse attingere per supporto, o semplice consulenza, durante lo svolgimento delle proprie funzioni”.

Il volume si propone dunque di valorizzare la figura di amministratore, delineandone i compiti e le relative responsabilità nei diversi momenti di esercizio delle funzioni caratteristiche e nelle diverse forme societarie.

«Il proposito di comporre le molte tessere di questo mosaico da parte di un pratico del diritto (qual è colui che scrive) può forse portare ad un risultato utile, poiché il lavoro si rivolge soprattutto ai soggetti che rivestono (o intendono rivestire) questa delicata funzione», chiarisce Lambertini nelle prime righe del saggio.

Il volume costituisce una bussola per gli operatori economici ed un approfondimento per i giuristi. Si propone al lettore come una guida pratica, che si distacca dalla troppo spesso disorientante burocrazia del nostro Paese, andando dritto alle capacità umane che il presidente del C.d.A dovrebbe avere. Egli non deve infatti limitarsi allo svolgimento didascalico del proprio incarico, ma deve avere una lungimirante capacità analitica dello scenario imprenditoriale in cui si trova, ricordando che «il credito che socialmente merita la sua figura è strettamente connesso alle sue responsabilità». Secondo l’autore, infatti, i valori fondanti della leadership richiedono conoscenza e diligenza specialistica, uniti all’etica del rispetto per i soci e i dipendenti dell’impresa, per l’ambiente e la comunità in cui questa opera.

Un presidente del C.d.A realmente autorevole “deve fondare su sè stesso, sulla propria etica e sulla propria professione l’autonomia e l’indipendenza del proprio operato”. Al fine di scongiurare episodi di evasione, corruzione, elusione, reati fallimentari e societari deve conoscere e osservare lo statuto della società, la normativa vigente e rispettare il tasso di legalità necessario a non incorrere in reati patrimoniali. Il presidente del Cda deve essere un faro per la società anche e soprattutto nell’illuminare la retta via, quando ci si trova di fronte a indici di allarme di possibili illeciti o reati, soprattutto da quando il codice della crisi e dell’insolvenza (D.l. 12 gennaio 2019, n.14) all’art. 375 ha innovato la disciplina della responsabilità degli amministratori.

“Se la lettura anche solo di in capitolo o di un paragrafo di questo manoscritto potrà evitare un’omissione rilevante o suggerire un comportamento attivo per il buon governo della società, allora questo lavoro non sarà stato inutile”, è l’auspicio dell’autore.

Secondo l’avvocato Lambertini il presidente non dovrebbe abbandonare mai il fondamento etico su cui basare le proprie decisioni, frutto di ragionamenti scrupolosi, rispettando le persone ancor prima dei ruoli che queste ricoprono.

Il messaggio è chiaro: passione, dedizione e impegno uniti a competenza, attenzione all’ascolto e condotta valoriale guidano l’amministratore verso un agire corretto. Se si opera infatti secondo etica, rispettando tutte le professionalità interne ed esterne alla propria realtà lavorativa, il percorso meriterà sempre apprezzamento sociale, perché ispirato da rette condotte.

Chi è Lamberto Lambertini?

Fondatore dello Studio Legale Lambertini e Associati, esperto di diritto societario, Lambertini ha maturato una vasta esperienza in tema di governo delle imprese italiane, con particolare attenzione per le aziende di famiglia. Siede in alcuni selezionati consigli di amministrazione, spesso con il ruolo di consigliere indipendente. Nel corso della sua attività si è particolarmente distinto nel contenzioso tra soci. Ha pubblicato diverse monografie in tema di gestione irregolare delle società, di insolvenza dell’impresa di famiglia, di patti parasociali, di società a responsabilità limitata, di arbitro di parte nel giudizio di equità.